Circa due settimane fa, in tv mi era capitato per caso di imbattermi su un servizio sull'aceto balsamico tradizionale, ma non avevo realizzato dove era stato girato esattamente.
Ma nell'acetaia di Italo Pedroni, of course! (me ne sono reso conto quando ho riconosciuto suo figlio...).
Comunque sia, questa per me è stata la prima volta che ho avuto il piacere di provare l'Osteria.
Non mi dilungo nel spiegare la storia del posto, dal tardo Medioevo ai giorni nostri, in quanto ci penserà sicuramente il buon Grog, né perdo tempo a caratterizzare il personaggio di Italo, perchè già se ne è parlato abbastanza.
Dico solo che è tutto vero quello che è stato descritto.
Anche se lo leggi nelle recensioni, o te lo raccontano a voce, la prima volta che ci si capita fa comunque un effetto strano vedere tutte le insegne in legno all'entrata, o il "casellario blindato" nel quale riporre obbligatoriamente i cellulari, con tanto di Italo che ti ferma a mo' di check in in aeroporto
Però qui funziona così, e se si vuole stare bisogna seguire le regole (parole sante...).
Arriviamo lunghi io, Grog e Frittella. Gli altri sono già fuori, in un bel tavolo da 8, nella veranda che, nonostante il caldo, è fresca e ventilata.
Insomma, si sta benissimo.
Il mio vicino di tavolo Damiani mi spiega che il menu è fisso e già stato concordato: tortelloni di ricotta, strichetti al ragù ed arrosti misti.
Partiamo con i tortelloni: semplici, al burro, molto buoni. Buona la pasta ed il ripieno.
Gli stricchetti non sono da meno, con un ragù davvero ottimo.
Da bere viene servito il bianco "Ruggine", prodotto da Italo, un trebbiano sincero.
Gli arrosti misti (costine, prosciutto e faraona) sono il giusto proseguimento di un pranzo molto piacevole.
Ottima carne, che viene spazzolata senza problemi (e guai a lasciare qualcosa!).
Come contorno, delle patate al forno.
Il giusto abbinamento al Sorbara sempre prodotto da Italo e servito in abbondanza.
Per concludere in bellezza, gelato alla crema con gocce di balsamico tradizionale. Per me una manna, perchè se non amo particolarmente i dolci, di gelato invece ne mangio tranquillamente delle tonnellate
Comunque, ottimo con il suo aceto.
Caffè per tutti e bottiglie di amari lasciati al tavolo e anch'essi prodotti da Italo.
Ultime chiacchiere di rito, godendoci il fresco della veranda, e poi si ritorna con un po' di difficoltà tutti al lavoro.
Conto totale di 30 euro a testa.
Forse non sono pochi, o forse sono giusti considerando tutto il resto.
Sta di fatto che è da provare sicuramente, al di là della cucina, per tutta la storia che si può respirare all'interno di questa vecchia osteria in cui il tempo sembra quasi si sia fermato.
Un grazie a Patatone, ideatore del post in lavagna, a Damiani per essersi sbattuto a prenotare e naturalmente a tutti i presenti.
Consigliatissimo
Consigliatissimo!!
[bicio]
21/05/2009
Ottima la frescura e la compagnia. Dovremmo trovare un nome alla compagnia.