I ricordi associati ad una esperienza unica non possono non essere ricordi speciali. La speranza che un'insieme così particolare di eventi e sensazioni si ripeta è legittima, ma altrettanto rara. Eppure la magia di questa serata è stata pressoché pari a quella trascorsa in questo stesso ristorante, in occasione della mia prima entusiastica recensione.
Invitati da vonwild e signora sommelier Brunella, non potevamo mancare di certo alla festa per il compleanno di vonwild. Presenza gradita la figlioletta Eleonora, accompagnata dal fidanzato Marco. La scelta del ristorante è fatta da Brunella, che per non correre rischi si affida all'arte, per questo unica e già positivamente sperimentata, dello chef Reggiani.
La serata è piuttosto frizzante, come l'aperitivo che ci viene offerto da una giovane cameriera, e gli specchi d'acqua, che di solito attenuano la calura estiva, consigliano di sedere all'interno del locale, dove basta un breve scorrere orizzontale delle finestre per favorire un clima ideale.
Mi riferisco alla temperatura, naturalmente, perché l'aria che si respira al tavolo è già speciale. Vonwild ci intrattiene con la consueta sagacia, ed i suoi racconti, come ben si addice alla nostra età , ripercorrono gli anni già trascorsi. Succede così di sommare emozioni presenti ed antiche, che ripropongono viaggi che vorremmo non terminassero mai.
E i viaggi sono proprio l'argomento principe anche del nostro pensare al futuro, l'estate è alle porte e amplifica il nostro desiderio di sfuggire ad un quotidiano che facciamo fatica a capire.
Decidiamo per un bis di primi per poi proseguire con gnocco e tigelle. La mia scelta è pressoché scontata: tortelli alle erbette al profumo di aglio dolce di Ferrara e tagliatelle alla salsiccia gialla.
I tortelli, pena capitale di ogni pregiudizio, sono profumatissimi, ma insieme delicati e gustosi nel ripieno.
Amo l'aglio e il mio giudizio, soggettivo come tutti i giudizi personali, va preso con beneficio d'inventario, eppure qualcosa mi suggerisce che questo primo sarebbe piaciuto moltissimo anche a chi avversa l'aglio.
Ho già scritto nella precedente recensione delle tagliatelle alla salsiccia gialla, frutto quest'ultima di una scoperta di grande valore storico e gastronomico dovuta all'intelligente passione dello chef Reggiani.
Un primo che è pressoché sublime per la stuzzicante unicità del suo sapore, arricchito dalla mia fantasia, sempre al servizio dei miti del passato, consapevole però che tutto ciò che è dimenticato è allo stesso tempo nuovo alla nostra mente, ed in questo caso, al nostro palato.
Gnocco fritto fragrante e asciutto raccoglie la generosa porzione di salumi di grande bontà , mentre preoccupati consumiamo le tigelle, che per la loro leggerezza sembrano pronte a spiccare il volo…
Per accompagnare tanta bontà ordiniamo anche un antipasto a base di intingoli, che aveva suscitato la nostra curiosità . Ci vengono così serviti due vassoi con tre contenitori di vetro, ciascuno di essi con un diverso condimento: ragù, salsa di cipolle e sughetto con pezzi di salsiccia, il tutto accompagnato da pane fatto in casa, di forma e composizione varia e fantasiosa. Uno scccpetttttacolo
Consumiamo tutto accompagnando la cena con due bottiglie di Lambrusco grasparossa, cantine poco conosciute, di cui purtroppo non ho preso nota. Terminiamo la cena con una torta davvero originale, a base di riso, pistacchio e sale grosso di Cervia. Anche in questo caso la fantasia degli accostamenti si traduce in una gradita sorpresa.
Questo dolce ci ricorda che anche il gusto ha una sua memoria, che ci indirizza, ci guida nelle tante diverse strade che i sapori, sposandosi, possono prendere. Il sale è infatti associato al ricordo dei pistacchi e, ben dosato, esalta il dolce del riso, creando in questo caso un amalgama originale ma ben equilibrato.
Ma non erano i viaggi il leit motiv della serata? Certo la stessa vita è un viaggio, e i viaggi una naturale metafora della nostra vita, come anche della nostra ingenua illusione di immortalità , almeno sino a che saremo pronti a ripartire dopo ogni arrivo e in grado di raccontarne.
Lo chef Reggiani sembra quasi aver sentito i nostri dialoghi e le nostre riflessioni, e nel consueto gentile soffermarsi ad ogni tavolo, ci propone il suo recente viaggio in Cina. La sua esposizione di esperienze, anch'esse uniche, è come sempre di grande interesse, ed arricchisce di nuovi colori e sapori la nostra serata.
L'atmosfera è magica, ed è resa ancora più “fantastica” dalla grande cultura di una antica civiltà che, attraverso le sentite parole dello chef Reggiani, fa capolino inaspettata al nostro tavolo.
Prima di uscire rassicuriamo Brunella, preoccupata dal sospetto che la famosa salsiccia gialla sia stata tratta da un'idea di Confucio…
Lasciamo l'accogliente ambiente del ristorante e “… uscimmo a riveder le stelle …”, e pensavo tra me e me che l'inferno deve essere proprio un brutto posto, se bisogna lasciarlo per poterle rivedere. Intanto i laghetti di Campogalliano, immersi in una soffice oscurità , sembravano proprio il posto giusto per guardare il cielo.
Un inaspettato paradiso terreno era pronto ad attenderci in macchina, dove ci sistemiamo insieme a Brunella e vonwild, come adolescenti che tirano tardi, mentre la splendida voce di Van Morrison ci ripropone il sogno di una passione che si rinnova ad ogni nuovo ascolto, con la indimenticabile “Carrying a Torch”, colonna sonora del mio primo incontro con Mira, la mia amata compagna di infiniti viaggi.
Un grazie di cuore a vonwild è Brunella, cari amici e anch'essi compagni di viaggio, anche se per una sera siamo stati più cari noi, visto che ci hanno generosamente e gentilmente offerto la cena.
Imperdibile!!!
[golosona]
10/06/2010
Permetti però, o sommo, due piccoli, umili appunti? Dovresti correggere la data (Non puoi aver mangiato stasera, deve ancora venire... a meno che tu abbia scoperto, fra le tue mille doti, di poter viaggiare nel tempo ) e dovresti inserire il prezzo anche nel corpo della recensione e non solo nello schemino grigio. Mi perdoni?
Auguri di buon compleanno al simpaticissimo Jerry!