Pizzata post cronoscalata al Bianello, la parabola discendente continua, 58” più dello scorso anno sono veramente un’eternità, almeno Rosa ha conquistato un meritatissimo secondo posto che ripaga le fatiche di squadra.
Decidiamo di fermarci all’ origano, erano anni che non ci mangiavo, si chiamava ancora Corsaro, il che è tutto dire.
Il parcheggio è capiente, nel caso si può anche usufruire dello sterrato all’altro lato della strada.
Dal di fuori sembra un capannone o qualcosa di simile, in realtà all’interno si trasforma in un modernissimo locale, spazioso, con tavoli sufficientemente distanti, tovagliato in stoffa sormontato da tovaglia in “tessuto non tessuto”.
Ci fermiamo in dieci (così sarà più facile dividere il conto).
Ordiniamo 9 pizze ed una tagliata di pollo con contorno di verdure grigliate (c’è chi è attualmente infortunata e preferisce rimanere a dieta).
Da bere un po’ di tutto, dalle spine medie chiare alle bottiglie di acqua, al mezzolitro di vino bianco frizzante (bello fresco e gustosissimo).
Mi limiterò a descrivere la mia ordinazione: pizza Regina (alta, pomodoro, mozzarella, acciughe, bufala fuori forno), la pasta è buona, però troppo cotta, la parte sotto è un po’ troppo secca ed al limite del bruciacchiato e, sinceramente, la bufala inserita fuori forno risulta un po’ freddina, peccato.
Facciamo seguire un paio di dolci (mi pare fossero mousse) ed alcuni sorbetti al limone ed al caffè, diciamo che del caffè ha solo un vago ricordo, come lo ha definito qualcuno sembrava più un sorbetto al cappuccino.
A fine pasto ci vengono portati in tavola limoncello e liquore alla liquerizia che assaggeranno in pochi.
Complessivamente una “pizzata” con diverse ombre, il servizio è rapido ma non attentissimo, si può sicuramente migliorare, per questo ci fermiamo ad un paio di cappelli perché un terzo sarebbe veramente regalato
Buono