E nell’ambito della rassegna Dal Tortello alla Torta non può mancare la visita annuale alla Taverna del Villico che, fino ad oggi, ci ha sempre stupito con tortelli dal ripieno originale.
Il locale è sempre quello, rusticissimo con tanto legno, molto datato ma sono tutte caratteristiche che apprezzo.
Assieme a due acque ci viene servito, compreso nell’offerta, da uve Marani, Maestri e Malbo Gentile, un freschissimo lambrusco Vigna di Tedola.
La partenza è a base di culatello con funghi Trifolati, tutto “tranquillo” senza infamia né lode, in attese dei “piatti forti”.
Partiamo subito con Tortelli di Porri, un filino dolci e delicati rispetto alle mie aspettative;
e con i Tortelli di asparagi, di cui non vado particolarmente ghiotto, ma che si sono rivelati, con la presenza della ricotta, una gradita sorpresa al palato.
a seguire Maremmani con Sugo di carne, ripieno di ricotta e spinaci, effettivamente un “remember” di quella terra un po’ selvaggia che ricorda butteri e cinghiali, merita particolare menzione il ragù.
Concludiamo con quello che è divenuto un “must” del locale, Tortelli di Cipolle di Tropea e mele Renette, impareggiabili anche se hanno perso l’originalità della “prima volta”;
Breve pausa, oserei dire brevissima, ed arriva il piatto con le Torte Miste del Villico, una fetta di torta di riso e una di salame di cioccolato, dolci classici apprezzati anche da me!
Serata piacevole dove nulla è stato lasciato al caso e dove anche il caldo della pianura è stato sostituito da una piacevole brezza montana, d’altronde siamo sul Greto dell’Enza.
Sempre “rustico” il titolare, ma sempre presente con battute mai fuori posto.
Consigliatissimo!!