Giovedì 3 febbraio, ho trascorso la serata in questo locale che avevo già visitato, tempo addietro, e che non mi aveva entusiasmato molto. Era un SABATO sera, il ristorante era pieno di ragazzi che parlavano…., che si spostavano da un tavolo all'altro, insomma la frenesia giovanile era palpabile, e penso che questo avesse contagiato pure il servizio; io e l'amico Ermanno, con relative consorti, eravamo arrivati alle 21,05 mangiammo, antipasto, primo, secondo, dolce, caffè, e alle 21,35 eravamo già sulla via del ritorno, tutto talmente veloce che in auto ci si domandava se eravamo stati al ristorante o se dovevamo ancora andarci, così classificai quel locale come ritrovo per giovani, da tenere in considerazione solo per una eventuale rimpatriata giovanile.
Di quella serata, non feci menzione su GM, e ben feci, visto che poi su insistenza di un mio grandissimo amico, solerte frequentatore del locale, mi convinse a ritornarvi. E a rivedere la mia prima impressione.
Così giovedì, con Gianfranco, sono andato all'Ustaria, in questo borgo di poche case, vicino a Castelvetro, il ristorante, in sasso, con veranda chiusa su due lati, parcheggio riservato per i clienti, due sale al piano terra, più, al primo piano, sala verde sala blu, e terrazza, insomma, tanti posti a sedere; siamo accolti con affabilità dal proprietario, Massimo e da sua figlia, che ci raccontano la storia del locale nato come pizzeria, poi pub e birreria (ora capisco i tanti giovani del sabato), ma che in origine, anni 50, 60 la casa era abitazione, con distributore di benzina e una usteria “L'Ustaria dla gata” da gatera, che era poi la confusione che i frequentatori facevano tra un bicchiere di lambrusco e una partita a carte; per questo il nome di Ustaria tre valli.
I clienti non sono molti, per cui, lascia a noi la scelta del tavolo, il menù è fisso il sabato e festivi, a scelta i giorni feriali, non c'e il menù scritto e la carta dei vini, così Massimo inizia a sciorinare un elenco di portate, mentre la figlia ci deposita sul tavolo, acqua naturale frizzante ed una bottiglia di Lambrusco che noi sostituiamo con un Muller Thurgau (tutte le bottiglie, acqua e vino servite già stappate!!!); si ordina, io, Tortelloni verdi con ripieno di ricotta e funghi, Gianfranco Tortelloni rossi, con pera, speck e ricotta, nell'attesa delle portate, la figlia ci serve delle bruschettine all'olio ed origano, niente male.
I Primi, buoni, il tortellone alla pera, delicato ed il gusto del frutto, solo concentrandomi l'ho individuato; si prosegue con Gnocco fritto e Tigelle, un vassoio abbondante di Stracotto di capriolo, prosciutto crudo, Verdure cotte Asparagi, Carote, Involtini di verdura con pancetta, Polpettine di carne, Patate fritte, Nutella, e la presenza discreta della figlia, che vigilava sul proseguo della serata; Dolci; da un vassoio con una ventina di coppette, abbiamo scelto una Crema Catalana ed un Mascarpone con torta Barozzi, poi Caffè; conto Euro 20 a testa.
Serata trascorsa piacevolmente, in tranquillità, senza fretta, tra chiacchiere e buon cibo ad un prezzo contenutissimo.
Da ripetere, ma solo in giorni feriali.
Consigliato!
[carolingio]
10/02/2011
Ehhhhhhh... son curioso...