Non passa estate che non faccia una puntatina a Fanano, un po’ perché ho dei bellissimi ricordi di quando ero ragazzina quindi mi è sempre rimasto nel cuore, ma anche per farmi la scorta di mirtilli che in questo periodo si trovano freschi e in abbondanza.
Quindi, dopo aver acquistato una bella scorta di quei pallini neri e dolci che stanno così bene sul gelato e dopo una bella passeggiata tra bancarelle e negozietti ci siamo fermati a mangiare in questo ristorantino che ogni volta ho guardato con curiosità ma mai sperimentato.
Essendo solo in due siamo riusciti a trovare posto nel piccolo spazio all’aperto antistante la trattoria, per fortuna, perché volevamo proprio goderci un po’ di fresco sotto il pergolato che dà un’ aria romantica al locale.
Purtroppo però il romanticismo è svanito in fretta.
I tavoli e le sedie in plastica (tipo campeggio), tovaglia e tovaglioli in carta, apparecchiato in modo trascurato, ci hanno subito sconfortato. E’ vero che è una trattoria e non potevamo pretendere certo la tovaglia di Fiandra, ma sarebbero bastati pochi accorgimenti per rendere il tavolo piu’ curato e gradevole.
Facciamo la nostra scelta tra una lunga lista di piatti che ci viene elencata a voce dalla titolare (già il fatto di avere tanta scelta mi lascia perplessa):
- 2 porzioni di tortelloni di ricotta ai funghi;
- 1 porzione di stracotto di somarino;
- 1 porzione di patatine fritte.
Nel frattempo vicino al nostro tavolo si accomoda una coppia di signori di una certa età e, con la complicità della mia cagnolina Ginger, in un minuto passiamo alle chiacchere e parlando vengo a conoscenza del fatto che erano venuti appositamente da Bologna per portare il tartufo nero, raccolto da loro, al ristoratore.
Invogliata dalla freschezza del prodotto chiedo alla titolare di poterne avere una grattugiatina sui tortelloni.
Altra delusione, i tortelloni fatti con la pasta arancione (presumo colorata con pomodoro) e molto spessa, erano crudi e insipidi e gli abbondanti funghi di condimento tagliati a pezzettoni non sapevano di granchè tanto che (un po’ per il poco sapore e un po’ per come erano stati tagliati) mi parevano melanzane!!! Sparsi qua è là’ c’erano dei pezzetti di crosta di tartufo (solo crosta).
Ho fatto presente alla titolare il “disguido” col tartufo (mi sono limitata a quello), la quale ha detto che avrebbe riferito in cucina, ma questo non ha cambiato le cose se non forse il fatto di non avermi fatto pagare il tartufo….dico forse perché non sapendo cosa costavano i tortelloni (considerato che non esisteva un menu’ con i prezzi) non posso dirlo con certezza, ma l’ho potuto desumere dal conto finale.
Lo stracotto, servito in una ciotolina ,era passabile.
Per accompagnare il tutto abbiamo chiesto una caraffa d’acqua fresca (in montagna è sempre meglio dell’acqua in bottiglia) e due calici di vino bianco fermo che però ci hanno sostituito con un quartino e senza nemmeno dire che vino ci stavano servendo.
Unica cosa buona: il pane, fatto da loro.
Un caffè, e il conto totale pari ad € 36,00.
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[carolingio]
20/08/2011
Però, devo dirtelo, non concordo con il giudizio, a leggere la recensione... Il giudizio rimane negativo, ma qualcosa di buono l'hai avuto...