Con l'arrivo della stagione fresca , per il freddo vero forse aspettiamo ancora un pò,finalmente , ho la possibilità di tornare in uno dei miei ristoranti preferiti, visto che l'abbondanza e la specificità delle proposte gastronomiche penso si addica non tanto ai caldi mesi estivi.
Qui comanda veramente la tradizione , per esplicita ammissione del proprietario, il mitico Giancarlo, che ci ha accolto con un sorriso, 4 chiacchere per spiegarci il funzionamento del locale , io già conoscevo il racconto, che comunque mi affascina ogni volta, mentre la mia compagna di avventure gastronomiche, che sottoscrive in pieno quanto scrivo, non era mai stata qui.
In questo locale il menù non si sceglie, ma pensano loro a tutto, anche se, credo sia possibile prenotare piatti personalizzati, per un numero di persone un pò più elevato. Il locale è pieno, non grandissimo (credo meno di 40 coperti) ed un paio di coppie che arrivano senza prenotazione non trovano posto. Altra caratteristica del locale, a sera bisogna essere li al massimo entro le 21, infatti varchiamo la soglia alle 20e40. Le danze sono aperte da 2 simboli della cucina tradizionale emiliana, una superba mortadella tagliata a grossi cubetti ed un favoloso insieme di pecorino sardo accompagnate da cipolline di tropea, il tutto condito dall' aceto balsamico tradizionale di Modena prodotto dal proprietario del locale. Le porzioni decisamente abbondanti ci fanno ulteriormente convincere che l'aver mangiato relativamente poco durante la settimana, ci aiuterà nel corso della serata. Arrivano poi i 3 primi, la presenza, tra le posate, del cucchiaio ci fa sperare di trovare i tortellini, rigosamente in brodo, che infatti ci sono e sono accompagnati da un brodo limpidissimo e saporito. Poi si procede con 4 tortelloni giganti ripieni di bietole e spinaci, qui la mia amica ne prende uno soltanto, ed io mi "sacrifico" molto volentieri e mangio gli altri 3; coi maccheroni fatti a mano, conditi con il ragù tradizionale, sono io a cedere il passo. Tutto davvero squisito.
I secondi non sono da meno 2 enormi pezzi di guanciale, che la mia amica appena assaggia , ed un coniglio fe no me na le , che viene divorato. Non poteva mancare, e non manca il fritto misto all'italiana, dai carciofi , che cedo alla mia compagna d'avventura gastronomica, per la mia nota intolleranza, alla crema fritta, passando per lo spiedino di formaggio, tutto buonissimo. Come dice Giancalo "un grande ristorante non può non avere un grande dolce", qui il dolce non è uno ma 4..dalla torta al cioccolato , fantastica, alle pesche dolci, poi si passa al croccante, ed ai superbi amaretti giganti. Da bere un'ottima bottiglia di lambrusco secco (chiedo venia, non ricordo il nome), 2 bottiglie d'acqua naturale e chiusura con 2 caffè. Ci viene offerto il liquore e la grappa, ma siamo sazi e soddifattissimi così. Da notare che pur avendo mangiato moltissimo, non siamo certo disturbati, e questo evidenzia l'alta qualità del cibo. Un mito assoluto.
Imperdibile!!!
[Jimi Hendrix]
16/10/2011