Dopo la raffinata eleganza dell’ Antica Moka e dopo la tradizione di Zoello, per il terzo giovedì gastronomico io e mio marito andiamo, anzi torniamo alla Quercia di Rosa, per noi una certezza.
Non ci andiamo spesso, ma la signora all’ingresso ci riconosce e ci accoglie col consueto calore. L’ambiente è quello descritto nelle precedenti recensioni, inalterato e molto grazioso. Ci accomodiamo a un tavolino ad angolo, ampio per due, semi circondato da una comoda panca rossa. Non manca nulla. Ritroviamo i consueti paralume d’altri tempi, il vasetto con le rose fresche, i sottopiatti in rame che mi piacciono tanto e naturalmente i doppi bicchieri e l’argenteria.
Siamo qui per i giovedì gastronomici quindi tralasciamo il menù, comunque interessante (sono previste anche le prugnole e, per le signore, c'è il menu senza prezzi!), e diamo il via alle danze.
Da bere, una bottiglia d’acqua frizzante e una bottiglia di vino, compresa nel prezzo, un Lambrusco Grasparossa L’acino, veramente buono, e lo dice una che non ama i lambruschi. Subito, oltre al bere, ci viene portato il pane, ma chiamarlo pane è riduttivo. Arrivano un cesto colmo di grissini grossi, intrecciati e di forma irregolare, fragranti, fatti in casa e buonissimi, assieme a panini mignon soffici; e un piattino con gnocchini fritti, caldi, poco unti, morbidi il giusto, deliziosi.
Per antipasto, una terrina contenente polentina con formaggio che fonde.
Il piatto era stato previsto per il freddo inverno, noi lo mangiamo in un marzo insolitamente caldo, ma lo gustiamo lo stesso perché è veramente buono.
Per primo un bis, servito nello stesso piatto in porzioni abbastanza generose: taglioline al pesto di tartufo nero e crespelle gratinate ai formaggi. Molto buoni anche questi.
Per secondo, il piatto forte della serata per noi: fritto misto all’Italiana. Tanti bocconcini di carne, formaggio, prosciutto, non manca la parte dolce con frutta e crema, tutto fritto benissimo, quindi poco unto e digeribile, ottimo.
Per dolce, si sceglie dal carrello, vi sono vari dessert interessanti, tutti fatti in casa. Mauro sceglie una coppetta di fragole con crema gialla, io, da brava golosona , non resisto a uno dei miei dolci preferiti e ahimè ipercalorici, il tiramisù. Scelta azzeccata, il dolce è freschissimo, cremoso, con la giusta dose di caffè e cacao amaro, in una parola eccellente. Delicata e deliziosa la crema gialla di Mauro, insieme a fragole fresche ovviamente fuori stagione, quindi provenienti da lontano, ma comunque abbastanza buone.
Concludiamo con due caffè niente male e paghiamo, come da programma, 35 € a testa, quindi tutto compreso. E' chiaro che al di fuori di queste iniziative, i prezzi sono più alti ma non eccessivi, il rapporto qualità /prezzo è a mio avviso buono!
Siamo soddisfatti, non solo per il cibo ma anche per il servizio, attento, cortese e con pause perfette. Come dicevo all’inizio, questo ristorante resta una certezza!
Imperdibile!!!
[carolingio]
03/04/2012
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