Prima serata della XXII edizione de “Profumi & Sapori d’Autunno”
………e mi accorgo che Il Ristorantino del Borgo, che frequento da anni più volte l’anno, è stato recensito per la prima ed unica volta, da me, per una serata della medesima rassegna gastronomica……lo scorso anno…..in questo periodo.
Tralascio quindi ubicazione e descrizione del locale in quanto………..è il medesimo da tantissimi anni.
Quest’anno invece di proporre un itinerario classico che preveda antipasto, primo, secondo, dolce ha sposato una linea molto originale che passa
“dalla fantasia dell’antipasto” …………..un buffet di antipasti che potrebbe valere la cena e che comprende:
crostini con erbette e pancetta , con fegatini, con funghi ;
Involtini di verza, funghi e castagne ;
Involtini di prosciutto e funghi ;
Bocconcini di salsiccia con mele, uva, castagne ;
Frittata funghi e tartufi , all’agrodolce , di mais ;
Bocconcini di polenta con funghi , con crema di zucca ;
Frittelle di zucca ;
Strudel con funghi e fontina !!!
Ho assaggiato tutto , ma proprio tutto , non mi sono fatto mancare nulla e tralasciando la descrizione di ogni antipasto eleggo solamente quello che, a mio insindacabile giudizio è stato il più apprezzato e quello……meno:
faccio veramente fatica, tutto squisito, diciamo che di crostini con i fegatini ne ho mangiati almeno cinque, per cui direi che mi sono piaciuti in modo particolare ;
è la frittata di mais invece quella che ……mi è piaciuta meno.
“alla magia del piatto unico”
coniglio in fricassea con polenta , a me il coniglio non piace tantissimo , oserei dire che se posso non lo mangio proprio !
Ma stasera è previsto e quando arriva questo bel piatto mi faccio sotto .
La nonna lo chiamava “Cunin in fracaseda” , già , perché fondamentalmente è un coniglio fracassato, cioè fatto a pezzi e cotto in padella con lardo ed un po’ di pomodoro, giusto per fare un sughetto per condire la polenta.
Il sapore è molto delicato, ma c’è un grave difetto: il coniglio ha le ossa, ma è talmente tenero che si separano dalla carne usando solamente la forchetta.
Buona anche la polenta, classica, morbida: poteva essere veramente un piatto unico.
“e per chiudere in dolcezza”
Budino di cacao e zucca
Dolce di zucca
crepes alle mele
Pere affogate al vino e cioccolato
Uva brulée
Bavarese di castagne
Crema di castagne alla vaniglia
Semifreddo di mosto
anche qui, nonostante io i dolci non li ami in maniera particolare, li ho assaggiati tutti, ad esclusione delle pere affogate al vino e cioccolato.
Eleggo senza esitazione il migliore: polpette di mele e cognac, praticamente frittelle di mele aromatizzate al cognac, da mangiarne un mastello.
In fondo alla graduatoria il dolce di zucca ed a sorpresa la crepe alle mele…….mi ha ricordato un po’ la mela cotta che io………non sopporto.
Abbiamo accompagnato il tutto con un paio di bottiglie d’ acqua ed un paio di calici di Valpolicella che si è sposato benissimo soprattutto con il coniglio.
Per finire un caffè .
Grande abbuffata, come al solito, originale e di qualità ; il servizio è sempre cortese, presente ma non invadente, ci conosciamo da anni, non può essere diverso.
Il costo della serata comprendente anche acqua e caffè è di 22 euro a testa cui occorre aggiungere il vino…..ho bevuto due calici di cui uno…….offerto.
Conclusione, manteniamo i quattro capelli per “non rovinare” la media, ma avremmo potuto essere di manica più larga.
Consigliatissimo!!
[golosona]
06/10/2013