Itinerari Gastronomici Reggiani, e siamo arrivati alla XXI edizione.
Di ritorno dal viaggio in Asia è la giusta serata per riabituarsi ai sapori nostrani e, in genere, il Ristorantino del Borgo è sempre stato all’altezza, e con la ristrutturazione che lo ha fatto diventare anche pub e pizzeria ce ne sarebbe per tutti i gusti.
Ma partiamo con ordine, la serata propone cinque primi ed un dolce a scelta, come dirà un’amica incontrata per caso la medesima sera “dopo il primo primo io ero sazia il resto è stata golosità”: magari io ho un fondo maggiore ma condivido l’affermazione.
E, ripetendomi, il primo primo è:
Gnocchetti di pane e bietole, sono tre, di calibratura media, molto simili ai canederli trentini, magari un po’ meno saporiti, senza speck ma con tanto formaggio filante, un ottimo inizio;
Rotoli di crespelle ai formaggi, delicatissime, anche qui una dose abbondante di formaggio, classiche ma sempre d’effetto;
Lasagnette agli ortaggi, una discreta porzione di lasagne condite di sole verdure, dove forse l’asparago si è fatto sentire prima e dopo a scapito di altri vegetali più delicati, anche qui rimaniamo sul delicato;
la grande sorpresa viene dal quarto primo,
Tortellone di magro con uovo, una versione un po’ hard del classico tortello reggiano, forma a fiore, pasta molto spessa, ripieno di spinaci e ricotta e con un tuorlo d’uovo all’interno della pasta stessa, nel bel mezzo, come un girasole e mi permetto un distinguo sull’originalità del piatto, bello a vedersi, buono ma, se non si è amanti dell’uovo poco più che “bazzotto”, il ritrovarsi con una colata arancione sul tortello non è una “bella sorpresa”, morale mi sono mangiato tutti e quattro i tuorli perché moglie figlio e madre appartengono alla categoria “o l’uovo è cotto o non lo voglio nemmeno vedere nel piatto”.
E terminiamo la rassegna dei primi con
Fagottini ai legumi con verdure, ripieni di purea di legumi, molto delicati e buoni e, per dirla tutta, piuttosto “impomanti”, soprattutto dopo i precedenti piatti.
Le porzioni piuttosto generose ci fanno chiedere un breve time-out prima di passare al dolce, ne approfitto per dire che oltre ad un paio di bottiglie d’acqua ho accompagnato il tutto con un mezzo litro di prosecco alla spina di ottima qualità.
La scelta fra i dolci è piuttosto difficile fra Panna cotta con pere e zenzero, Cheesecake ai frutti di bosco, Coppetta con crema di yogurt e fragole, Torta agli agrumi.
Io e la moglie optiamo per la panna cotta, servita in un coreografico barattolo sormontata da composta di pere allo zenzero, da applausi a scena aperta; il figliuolo va su una discreta cheesecake e dovremo dare una mano a terminarla, chi non ha bisogno di aiuto è la madre che si “sbafa” avidamente un’ottima e fresca coppetta di yogurt e fragole.
Un paio di caffè di cui uno macchiato, per una serata originale e “tutta vegetariana”.
Prezzo “imposto” piuttosto competitivo, solita gentilezza da parte del personale, cucina tradizionale un po’ rivisitata ma sempre “assolutamente nostrana”.
Consigliatissimo!!
[gi]
15/03/2016