Cenare in un ristorante indiano e riuscire a spendere 93 euro in due è sicuramente un’impresa non indifferente, a parziale giustificazione dobbiamo dire che abbiamo fatto precedere la cena da un ottimo aperitivo analcolico a base di Guava, mango e Litchi con accompagnamento di ceci e lenticchie tostate, che era più di un anno che io e mio fratello non uscivamo a cena da soli e che, visto che Fausto non c’era mai stato, abbiamo ordinato “un po’ di tutto” in maniera “abbondante”.
Ometto di descrivere il locale che in estate sfoggia anche il dehors ma, vista la temperatura che rasenta i 40°, optiamo per una più salutare opzione interna con aria condizionata.
E dopo l’aperitivo un piccolo e sfizioso antipastino con pane azzimo e salsine varie: mango, yogurt e menta, very hot!
Concordiamo con il simpatico proprietario l’ordine delle pietanze annegando il tutto con una Kamasutra, discreta lager indiana (per la verità un paio di bottiglie da 0,66 a testa) ed una bottiglia d’ acqua che verrà stappata nel fine cena per accompagnare tante chiacchiere.
Tenuto conto che nella cucina indiana non esiste una “vera” distinzione fra primi e secondi procediamo con:
mix tandoori: una bella portata a base di bocconcini di pollo, salsiccia speziata, coscia di pollo, bocconcini di agnello, tutto cotto nel forno di terracotta (il tandoori) ed aromatizzato
punjabi cholev: classici ceci della cucina indiana da accompagnare al riso basmati
palak paneer: spinaci e formaggio, leggermente piccanti in un tourbillon di esotici sapori
samosa: la classica sfoglia fritta ripiena di verdure che fa tanto “ street food”
fish pakora: gamberetti impastellati con farina di ceci e fritti: una leccornia unica, non i soliti gamberettINI, diciamo di pezzatura “abbondante”, ma è soprattutto la leggerezza dell’impanatura che rende questo piatto “assolutamente inimitabile”.
con accompagnamento di
basmati rice: riso bianco leggermente aromatizzato
naan: un morbido pane indiano che prima o poi accompagnerò con due fette di prosciutto stagionato
ed a completamento di tutto non può mancare il piatto forte:
mutton biryani: un gradevole miscuglio di spezie sapientemente amalgamate al riso e all’agnello a piccoli pezzi .
E non possiamo tralasciare un assaggio di dolcetti che “da soli” fanno cena, :
rasquilla (dolce di ricotta e cocco)
gulab jamun (dolce di latte fritto
coconut barfi: a base di cocco e latte condensato
Terminiamo con un paio di caffè ed un liquore dolcissimo al cardamomo gentilmente offerto e, continuando nelle gentilezze non previste, ci verranno consegnate due confezioni di the verde in filtro.
Qualitativamente superiore alla media, grande professionalità, ambiente “sfarzoso ma non troppo”, nessuna sbavatura particolare se non l’aver richiesto la seconda birra.
Abbiamo sicuramente “esagerato” ed il prezzo finale ne è la conseguenza, ciò non toglie che, visto che l’esagerazione può essere contagiosa, sia equo assegnare il massimo dei voti.
Imperdibile!!!
[PIPPI]
03/09/2017