Alla fine ce l'ho fatta a visitare Ermes.
Mi ritrovo a Modena verso mezzogiorno e non sto nemmeno a pensare alle alternative, la curiosità di vedere il tanto decantato oste è troppa e dopo rapida consultazione del navigatore parcheggio agevolmente (con gran colpo di deretano) a metà di Via Ganaceto.
E' da poco passato mezzogiorno quando entro con passo deciso nel piccolo locale (che non sto a descrivere perchè esisitono già decine di bellissime e ben dettagliate recensioni) e vedo con piacere che di posto ce n'è a josa, zero code o gente che aspetta in piedi. Ottimo. Mi accomodo con due habituè che stanno aspettando il secondo e in un lampo ordino una bottiglia di lambrusco e vengo reso edotto sul "trattamento" del lunedì: tagliatelle o quadretti in brodo, lasagne o tagliatelle.
Sarei tentato di assaggiare le lasagne, ma la pallosissima riunione di lavoro che avrò nel pomeriggio mi fa desistere e opto per le tagliatelle al ragù (la besciamella a pranzo mi abbiocca).
Sono da solo, non ho giornali da leggere e i miei sconosciuti commensali sono poco inclini al dialogo; insomma mi rompo un po' le scatole nell'attesa, scolo due bicchieri di buon lambro e mi guardo intorno, ma per fortuna non devo aspettare molto.
Le tagliatelle arrivano abbondanti e belle calde e sono buone, anzi ottime, anche se non le migliori della mia vita. In due minuti comunque spariscono...
Il cordiale Ermes mi sfila il piatto ripulito ed elenca i secondi di oggi: coniglio al forno, zampone con i fagioli (i miei vicini di tavolo lo stanno letteralmente aspirando, la cera è ottima), ossobuco con i piselli o involtini; essendo un appassionato del genere e sempre più preoccupato della digestione pomeridiana scelgo questi ultimi senza esitazione. Gli involtini ripagano ampiamente la fiducia, sono due, belli grossi e cotti alla perfezione insieme a piselli e un fondo di cottura divino che quasi lecco direttamente dal piatto.
Sono ormai giunto pericolosamente oltre il livello alcolico consentito, la bottiglia è a tre dita dal fondo, per cui mi alzo velocemente dal tavolo e vado al banco per pagare e chiudere con un sacrosanto caffè ristretto. Per oggi lascio perdere grappe e nocini e pago un onestissimo conto di € 15.
Oggi mi sento di dare solo 4 cappelli per i seguenti motivi:
-da buon neofita vorrei tornare a provare la cucina negli altri giorni della settimana, assaggiare la tanto decantata cotoletta del mercoledì e confermare un 5 bello tondo rialzando così la media;
- dalle tagliatelle mi aspettavo qualcosa in più, anche se erano davvero da manuale...chiedo scusa ma le aspettative erano davvero altissime;
- dalle 3 di oggi pomeriggio fino a questo momento ho avuto una terribile acidità di stomaco, forse imputabile al troppo vino bevuto o alle pessime notizie usicte dalla riunione commerciale in ufficio, ci mancherebbe...però il dubbio è un tarlo...
La qualità del cibo comunque è indiscutibile, l'atmosfera e la filosofia della conduzione sono formidabili, sono contento di aver trovato un buco di 3 ore per venire a piantare la bandierina. Alla prossima
Consigliatissimo!!
[damiani]
16/03/2009