Tutto è cominciato quando ad Airmat è venuta un'improvvisa, irrefrenabile voglia di borlenghi! Per assecondare tale voglia, ha giustamente lanciato sul sito la proposta di una cena a base appunto di borlenghi, proposta che io personalmente ho letto con interesse. Per quale motivo? Diciamo che ho mangiato i borlenghi una sola volta in vita mia, ben sette anni fa, all'epoca mi erano piaciuti (anche se preferisco di gran lunga gnocco e tigelle) ma da allora, per una serie di circostanze che non sto ad elencare, non ho mai potuto replicare “questa esperienza godereccia”. Potrebbe dunque essere questa l'occasione, mi dico, così do la mia conferma all'iniziativa. Come me, aderiscono Zio, Nightflyer e Pattyb.
Segue lunga discussione sul dove andare e soprattutto sul quando, sembra che trovare una data che faccia comodo a tutti sia molto complicato, ma finalmente ne veniamo a capo!
Si decide per La ca' dal Porc (avevo mangiato proprio lì i borlenghi, anche se allora era in un'altra sede) e per un infrasettimanale, in modo che ci sia meno folla affamata.
Alla fine saremo io, con consorte, zio, con consorte, Airmat e Nightflyer, venuti purtroppo da soli, e Alessandra. Manca Pattyb, che all'ultimo, causa lavoro, ha dovuto disdire, che peccato!
Io e Mauro ci troviamo a casa di Zio, così ho modo di conoscerlo: fantastico! Poi con la sua auto cerchiamo questo ristorante e proviamo così l'ebbrezza della sua guida… Aiuto! No, scherzo, come pilota è bravissimo, ma durante il tragitto non sta zitto un secondo, lanciando simpatiche invettive contro ogni malcapitato di turno, colpevole di andare troppo piano
Vabbè, arriviamo sani e salvi a destinazione (anche come navigatore è bravo).
Il ristorante ora si trova vicino a Colombaro, poco dopo il cimitero, in aperta campagna, si presenta come una vecchia casa di campagna ristrutturata, con un ampio cortile-parcheggio sul davanti. C'è perfino una bella fontana! Devo dire che rispetto alla vecchia location, la nuova ci guadagna, sia esternamente che internamente. Dentro, ci sono tre sale collegate tra loro, piuttosto ampie, ordinate, con tavoli distanziati, e cucina “quasi” a vista. Complessivamente, l'ambiente è curato, bello nella sua semplicità ; i bagni sono sufficientemente ampi e puliti.
All'ingresso non posso non notare due cose: una vetrinetta stracolma di statuine raffiguranti porcellini in varie pose, divertenti; e il carrello dei dolci, belli e colorati, una delizia per gli occhi dei golosi come me
Io e i miei compagni di viaggio incontriamo gli altri due giemmini, Airmat e Nightflyer, e ci accomodiamo in una lunga tavolata nella sala centrale.
Qui faccio una piccola digressione, perdonatemi ma ci vuole. Ogni volta che partecipo a questi incontri di Gm con persone che non conosco, come in questo caso (di tutte infatti avevo visto solo Alessandra), sono inizialmente un poco titubante. Mi chiedo cioè come potrà mai andare la serata con perfetti sconosciuti. E ogni volta le mie preoccupazioni crollano, i dubbi svaniscono di fronte all'atmosfera che si crea subito. Anche stavolta è stato così. Airmat e Nightflyer si sono rivelate persone estremamente socievoli e simpatiche, la moglie di Zio è carinissima e dolce (ha anche l'aureola per “sopportare” gli umori del suo consorte), Ale si è riconfermata una persona squisita, dalla conversazione brillante e dall'ironia talvolta un po' pungente… E Zio è davvero unico! A leggere i suoi interventi, ci si aspetta una persona (o almeno io me l'aspettavo) un po' burbera e scontrosa, sempre pronta ad infiammarsi. E invece è estremamente gentile e soprattutto divertentissimo! Schietto e genuino, questo sì! Complimenti Zio, per la tua allegria, la tua spontaneità , la tua simpatia innata!
Con queste persone si è ripetuto quello che chiamo “l'incanto di GM”: trascorrere una piacevolissima serata, chiacchierando di tutto, ridendo, sentendosi a proprio agio come se ci si conoscesse da tempo e non da pochi minuti, io l'ho vissuta così, in perfetta serenità . E questo, in un mondo sempre più indifferente e frenetico, per me è come un piccolo miracolo, non so come mai avvenga, come mai ogni volta si trovino persone speciali ognuna a modo suo, ma l'importante è che avvenga, no?!
Bene, perdonate la digressione e la mia prolissità , torniamo alla cena.
Qui non c'è menù, il gestore, peraltro affabile e divertente, lo elenca a voce, ci sono primi fatti in casa, tigelle con tutto ciò che può accompagnarle, non solo salumi e formaggi ma anche costine di carne e intingoli vari, e naturalmente i borlenghi.
Ordiniamo un solo primo per la moglie di Zio, tortelloni burro e salvia credo; borlenghi e tigelle a volontà per tutti con salumi, formaggio e pinzimonio. Da bere acqua e vino ma, accidenti, non ricordo quale fosse, ormai sapete che non me ne intendo e che ci guardo poco, scusate! Un altro giemmino provvederà a colmare la lacuna…
Il servizio è efficiente, l'attesa è breve, per primi giungono i tortelloni, un piatto bello colmo e a detta di colei che l'ha mangiato buono; a seguire i borlenghi e tutto il resto.
I borlenghi sono mini-lenzuola, sottili e friabili, ripieni di ottimo pesto al rosmarino. Come dicevo, non ho termini di paragone avendoli mangiati solo un'altra volta, anni prima e proprio qui, comunque mi sono piaciuti moltissimo. Airmat che se ne intende più di me ha ammesso che sono effettivamente buoni. Ce ne portano quanti ne vogliamo, ma qui la volontà cede alla capacità di stomaco e ne mangiamo pochi, per quanto buoni. A dire il vero, Nightflyer e Airmat proseguiranno a divorarli, e per loro il giro continuerà finchè non cederanno pure loro, secondo me dopo almeno sei vittime
Noi invece ci siamo concentrati sulle tigelle, apparentemente più leggere. Non male queste ultime, ma io preferisco quelle altine e morbide, con la mollica, queste erano un po' secche e basse. Va a gusti. Buoni gli affettati di accompagnamento: prosciutto crudo, mortadella, coppa e salame. Fresco lo stracchino, abbondante il pinzimonio, gustoso il pesto col parmigiano.
Parlando allegramente in tutta tranquillità , finiamo le tigelle e quasi tutto il resto e, non paghi, ordiniamo il dolce. Come resistere a quel carrello, trionfo di zuccherosa bontà ? Io prendo il tiramisù, Ale una fetta di torta di riso soffiato con mars, gli altri una torta con crema chantilly. Tutti abbondanti e squisiti. Tra l'altro, io da autentico “pozzo senza fondo” ho quasi mangiato anche tutto il dolce di Ale!
Intanto il tempo passa ma non me ne accorgo, tanto sto bene in compagnia! Ma domani si lavora, per cui finiamo con un caffè; il gestore ci offre grappino o nocino ma decliniamo l'offerta. Paghiamo 22 euro a testa e ci salutiamo, soddisfatti della cena, buona e ricca, e della serata.
Chissà se passeranno altri sette anni prima che io mangi un altro borlengo Ma mi auguro che passi mooolto meno tempo prima di rivedere i miei carinissimi commensali!
Consigliatissimo!!
[golosona]
27/09/2009