"Io non l'ho più questo bisogno, perché muojo ogni attimo io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori..." (L. Pirandello)
Ho sempre pensato che Ermes fosse LA CASA.
La casa di tutti, il luogo comodo e spazioso in cui sempre si torna.
E invece oggi ho realizzato che Ermes è ben di più.
Ermes e il suo locale sono le nostre radici.
Quando sei lì, già da quando sei fuori ad aspettare, in fila, ti senti solido come una quercia e sicuro come in un rifugio.
E' qui che realizzi che stai vivendo davvero perchè, a volte, preso dal turbine degli eventi, te ne dimentichi.
Ma da Ermes ogni cosa è veloce, ma anche lenta e quasi "teatrale".
E' il grande spettacolo della vita con le sue maschere e il suo copione...dove ti senti al tempo stesso attore e spettatore di un mondo che senti scivolare via, quando sei "fuori".
Ci ritroviamo qui, oggi, in 4 anime amiche, tenute insieme da uno strano gioco del tempo, in cui passato e presente si rincorrono....
Ci sediamo, presi dal flusso della vita speciale che si respira.
Il profumo del ragù della Bruna che ti fa fare un tuffo nel passato, le facce amiche e quelle sconosciute, tutto ti trattiene in uno stato di gioia pura.
Ermes bacia subito me e Monica e noi ci sentiamo regine, basta così poco....
Ci portano un piatto di buoni affettati, salame e ciccioli, che viene spazzolato via
senza troppo pensare.
Poi ordiniamo i primi:
2 tagliatelle al ragù, 1 lasagna (l'ultima rimasta) e una tagliatellina in brodo
Tutto buono, le tagliatelle un po' scotte, come quando la nonna le lasciava un po' troppo sul fuoco per venirmi a fare le coccole...
I secondi: 2 involtini con piselli e 2 zamponi con purè
Anche qui sapori antichi, a tratti archetipici che ci riportano a ricordi e a tempi che ci sembra quasi di aver vissuto tutti insieme.
Raramente mi sono sentita così tanto partecipe della vita di altri, come se ne facessi parte da sempre, come se il tempo passato non fosse che un'illusione e tutto fosse un oggi, un sempre.
Le notre risate sono sostenute da 2 bottiglie di lambrusco e una di San Giovese.
L'acqua (due mezze bottiglie) credo non sia stata nemmeno aperta.
Terminiamo questo pranzo con 4 caffè, due nocini e "soquante" fettine di bensone tagliato con la "sfetladora", che "pucciamo" nel (poco) vino rimasto.
Ancora un bacio di Ermes prima di pagare i 70 euro totali.
Non aggiungo nulla se non che oggi mi son sentita viva come non mi succedeva da tempo, paga di una felicità reale e senza ombre.
Oggi mi son vista vivere e mi è piaciuto.
"Ora so che se deciderò ancora di andare in cerca della felicità , non dovrò cercarla oltre i confini del mio giardino... perché se non la trovo là ... non la troverò mai da nessun'altra parte" (Il mago di Oz)
Imperdibile!!!
[togo]
01/03/2010
E' sempre un piacere leggere le tue recensioni... sei dolcissima!!!! Baci!!!